Cos’è la bellezza? Semplice percezione, immersione nella sensitività, o anche prodotto di una riflessione, di un sentire comune portato fuori in forma visiva o plastica? L’estetica nasce da questo interrogativo e dalla volontà di delineare il compiacimento che deriva dall’oggetto che chiamiamo “bello”, senza saperne esattamente il significato. “Aesthetica, la bellezza è in movimento”, è un tentativo tanto umano quanto trascendentale di portare sul palcoscenico l’esperienza estetica in tutte le sue sfaccettature: perciò non solo espressione di bellezza ma anche appagamento, piacere, emozione e coinvolgimento. Lo spettacolo è stato inaugurato sabato 28 Gennaio dalla compagnia Kaos Balletto di Firenze al Teatro Cassia. Questa nuova produzione manifesta un desiderio di confronto tra coreografi, per intrecciare diversi punti di vista e portarli a termine nel raggiungimento di forme e rappresentazioni dirette al “comune sentire” dello spettatore. Roberto Sartori, in “Sublime”, porta avanti un’idea estetica semplice e quotidiana: il bello che cogliamo nel mondo è passeggero, è un attimo effimero che ne rappresenta l’essenza. Questa essenza è il movimento nel continuo divenire, un cambiamento che non si può fossilizzare, che procede sempre verso qualcosa di migliore per procurarsi virtù, sensibilità, gusto. Infatti, mentre la bellezza è soggetta alla decadenza, la virtù la può controbilanciare, finchè quella sparisce ed essa ne prende interamente il posto: una necessità che consente all’uomo di muoversi responsabilmente nel mondo dell’esperienza, per contare su ciò che può essere alimentato ogni giorno. Tuttavia il mondo può essere crudele anche con l’uomo virtuoso, per metterne alla prova il dono naturale, lasciandolo da solo, nella consapevolezza della propria esistenza senza la possibilità di condividerla con gli altri: un’incomunicabilità di fondo che caratterizza la società, coreografata da Eugenio Buratti in “Sola”. Certamente la solitudine non può protrarsi all’infinito, e quando giunge il momento della vita in cui uomo e donna si incontrano, la natura dell’essere umano di manifesta nella sua lotta/equilibrio tra tentazioni terrene e aspirazioni ultraterrene; “Amore + Psiche”, la celebre favola di Apuleio, viene riportata ai giorni d’oggi, per raccontare quel vortice di situazioni che travolge spesso i rapporti umani, tra gelosia, passione, invidia e sentimento: le luci soffuse e dai toni naturali illuminano i corpi tra staticità e dinamismo, il “quantum” giusto da farli apparire come sculture canoviane in movimento, con grande poeticità. L’ultima coreografia, “Storia Rom-antica”, nasce da una particolare predilezione per le sonorità e la grande varietà culturale klezmer, in cui palpita sia l’identità culturale yiddish che la differenziazione tra popolazioni slave, focalizzando in particolar modo quella del popolo gitano. I gitani rappresentano infatti una comunità senza tempo ma ricca di storia, gerarchica ma inclusiva come una grande famiglia, in cui la vita viene accettata esteticamente com’è, tutta assieme e senza sconti. Questo cammino estetico viene percorso durante ogni coreografia della produzione firmata “Kaos, balletto di Firenze”, un cammino che ha il suo fine in se stesso e in nient’altro, per il puro piacere di essere percorso e di definire tanto le radici sensibili dell’uomo quanto quelle razionali: “La bellezza è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito” (Platone).
Per cogliere novità e modi di essere, di diventare…Istinti, evoluzioni e trasformazioni di una società contemporanea sempre più border-line, dove le differenze talvolta vengono cancellate dall’omologazione. Dalle passerelle al costume, dai luoghi ai rapporti interpersonali, per dare un’istantanea sempre nuova del “coprimento” individuale, dall’abito materiale a quello metaforico: le maschere che ognuno di noi indossa, singolarmente e nel proprio ruolo sociale.
martedì 31 gennaio 2012
Aesthetica, bellezza in movimento.
Etichette:
aesthetica,
amore e psiche,
apuleio,
bellezza,
canova,
danza,
danza contemporanea,
dinamismo,
estetica,
filosofia,
gusto,
infinito,
movimento,
platone,
poeticità,
roma,
sensibilità,
sublime,
teatro cassia,
virtù
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento