sabato 18 giugno 2011

Moda sauvage tra zebre e leopardi: welcome to the jungle!


Blumarine

Sappiamo tutti che la città è una vera e propria giungla, la viviamo ogni giorno, ma in quest’ultima  stagione la metafora è da prendere nel senso letterale del termine. La stampa animalier ha la meglio su tutti i guardaroba, dall’abbigliamento agli accessori che lo completano, trucco compreso, in particolare sulle unghie, con smalti bicolor dal sapore selvaggio, e negli ombretti abilmente modulati per uno sguardo felino. In scena da sempre sulle passerelle, l’animalier è ormai un classico, ma ultimamente è diventata una tendenza immancabile: si trova dappertutto, su scarpe, borse, cappelli, abiti, totalmente o anche solo con un dettaglio, ma di certo non poco vistoso, magari per smorzare l’aria troppo seria e formale di alcuni outfit. Che poi sia un classico è innegabile, forse la tendenza più antica al mondo e dalle origini curiose; già nei popoli primitivi era diffuso l’utilizzo di pelli animali, e non semplicemente per evitare condizioni climatiche sfavorevoli. Lo stesso Charles Darwin afferma che “i vestiti furono fatti primariamente a scopo ornamentale e non per tener caldo”. Infatti la decorazione, fondamentale nella vita e nella cultura di questi popoli, era influenzata profondamente da riti e credenze legati alla magia e alla superstizione:  indossare le pelli degli animali uccisi avrebbe dovuto trasmettere all’uomo la forza degli animali stessi. Tutt’oggi questo vestire che avvolge quasi come una seconda pelle, carica il corpo di significato, per una donna “sauvage” che mette da parte timore e insicurezze e richiami invece la libertà dello stato di natura, fatto di seduzione e impetuosità , di coraggio ed emancipazione. Le stampe maculate, zebrate o pitonate  non sono rimaste certo indifferenti all’ispirazione di vari stilisti, che hanno interpretato questo trend senza tempo in maniera fresca e innovativa, in particolare Dolce & Gabbana, Blumarine, Burberry Prorsum e ovviamente Just Cavalli, facendone un cavallo di battaglia vincente tanto nell’alta moda quanto nelle riproduzioni che vediamo e che indossiamo in giro per la città. La star della nuova primavera-estate sembra essere la stampa leopardata, ma anche lo zebrato è parecchio gettonato, tra semplicità ed esasperazione delle fantasie; in effetti, la novità della stagione è proprio il fatto di abbinare tra loro le stampe animalier, perfino il “pitonato”! Per un effetto più sobrio l’accostamento ideale è dato dall’animalier su tinta chiara, molto chic e facilmente abbinabile ad accessori in pelle. Assolutamente da evitare  i tessuti “pelosi”, che possono risultare troppo kitsch e cadere nel volgare, molto meglio invece le stoffe leggere e svolazzanti come il chiffon. Affianco alla versione più classica dell’animalier, che riprende i toni bruni più o meno chiari delle pelli animali, per chi non  vuole passare inosservata, ecco le alternative di colori e materiali: largo ai colori shocking come il viola, il turchese e il fucsia. E’ sicuramente un mix contrastante e che da gran peso al look, ma di grande effetto, capace di portare in sintesi la tradizione più antica e sevaggia con le tonalità neon e sgargianti, perlopiù inesistenti in natura. D’altronde, se si vuole risultare audaci, bisogna farlo fino in fondo. E allora via alla creatività, al libero sfogo espressivo nei colori e nei manti degli animali della savana: welcome to the jungle!

lunedì 6 giugno 2011

Il mondo visto in pixel e occhialoni, il mondo nerd.

Molti definiscono l’avvento dei social networks la rivoluzione del “soggetto”, in inglese il celebre Nerd. Occhiali oversize perlopiù neri, magliette con scritte e immagini non facilmente intuibili e un atteggiamento curioso, un po’ da classico ragazzo impacciato e piuttosto schivo: tutto ciò è il classico Nerd. Vi chiederete che gusto c’è nel seguire uno stile così da “individuo socialmente poco inserito”, che peraltro ultimamente sta avendo un successo strepitoso.
Il nerd, evoluzione (o regressione) del tipico bravo ragazzo inglese, detta legge tanto nelle passerelle e tra le comparse del fashion system, quanto e soprattutto tra la gente comune; dagli adolescenti ai trentenni, per quel tocco di aria intellettuale che tanto sembra essere una condizione di stile fondamentale per varie occasioni: per una mostra d’arte o la presentazione di un libro, oppure ancora una semplice uscita in centro all’insegna della sobrietà. Le griffes che hanno invaso gli scaffali dei negozi con outfits dal gusto “college britannico” sono perlopiù Energie, Meltin’ Pot e Gas, che hanno creato prodotti di lana lavorati a maglia, gilet smanicati, trame scozzesi e cardigan arricchiti con macro-bottoni; insomma lo stile tanto amato dalle nonne. I jeans sono quasi totalmente spariti dall’armadio del Nerd, troppo street style per un ragazzo tutto libri e passione per l’informatica che ha una predilezione invece per gli skinny pants strettissimi e dalle tinte scure; in linea con la tendenza un po’ misantropa degli emo, anche loro amanti della vita sociale (quasi esclusivamente) virtuale. Accessori assolutamente d’obbigo sono le converse con lacci oppure old school; e ovviamente i grandi occhiali dietro i quali sembrano quasi nascondersi queste personalità un po’ strane e certamente misteriose. Nell’universo femminile tutto ciò si traduce in ballerine, leggins e camicione stile indie, assieme a tutti gli altri elementi vintage che contribuiscono all’apparenza di noncuranza verso la moda, ma che probabilmente sono invece concertati con occhio molto vigile sulle tendenze del momento. Il Nerd “ante litteram” è il classico personaggio che negli intrecci risulta sempre d’animo gentile e pacifico e viene trattato male dalle figure di successo, sicuramente inferiori dal punto di vista intellettuale; oppure lo “scienziato pazzo” reso aggressivo e vendicativo da una vita triste e solitaria, ma che in ogni caso è il personaggio più al margine. E in quest’epoca abbiamo assistito alla rivincita di tutti i Clark Kent e i Peter Parker, che non hanno più bisogno di avere un’identità segreta per essere accettati, ma semplicemente devono mostrarsi per quello che sono. Come viene affermato nel film “La vendetta dei Nerd”: “Chi ha scritto i libri più venduti? I nerd. Chi ha diretto i film hollywoodiani di maggior incasso? I nerd. Chi ha creato la tecnologia avanzata che possono capire solo i creatori stessi? Nessun altro che i nerd”. Insomma, l’era del palestrato tutto muscoli e popolarità è passata da un pezzo; perciò indossate i vestiti più formali che avete, fatevi una cultura su fumetti, giochi di ruolo e videogiochi e tutti saranno ai vostri piedi.